Nella riparazione è opportuno evidenziare la nostra comunione con la passione di Cristo e, sull’esempio di Maria, sottolineare che Egli in prima persona compie la Redenzione e si offre come vittima di espiazione per i nostri peccati ed associa tutti i suoi seguaci alla sua opera. Per questo San Paolo vive e suggerisce: “Compio nella mia carne quello che manca alla passione di Cristo a favore del suo Corpo che è la Chiesa” (Col 1, 24). In questo senso va inteso quanto afferma San Pietro: “Anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme” (1Pt 2, 21).
La riparazione non consiste solamente in opere di penitenza personali e aggiuntive, ma piuttosto nello sviluppo della vita di fede e nella consegna di se stessi a Dio, per far sì che Egli sia al centro delle proprie aspirazioni e prospettive vitali.
Particolare importanza dobbiamo porre nell’associare noi stessi alla Passione e alla Morte del Figlio di Dio, attraverso la partecipazione al sacrificio Eucaristico.
La spiritualità del Cuore di Gesù, infatti, è prevalentemente eucaristica e richiede che si dia spazio adeguato, nella propria giornata, alla Celebrazione dell’Eucaristia con la quale ci si unisce a Cristo nella riparazione del peccato. Grande importanza hanno anche le altre
forme cultuali, specialmente l’adorazione Eucaristica, attenendoci alle tradizioni dell’Istituto e agli orientamenti attuali della Chiesa.